L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, meglio noto come ISEE, rappresenta uno strumento fondamentale per accedere a numerose agevolazioni sociali in Italia. Tuttavia, spesso non si conoscono fino in fondo i requisiti concreti previsti per poter richiedere questa attestazione, né i soggetti realmente inclusi o esclusi dalla procedura per il 2025. La normativa aggiornata tiene conto di diversi fattori che riguardano sia la composizione del nucleo familiare sia la posizione anagrafica e reddituale dei richiedenti. L’obiettivo di questa trattazione è offrire una panoramica chiara sui requisiti necessari per la richiesta, sulle possibili esclusioni e sulle principali novità in vigore nel 2025.
Chi può e chi non può fare l’ISEE nel 2025
La richiesta dell’ISEE non è, contrariamente a una diffusa convinzione, accessibile a chiunque in modo automatico. Occorre rispondere infatti a specifici requisiti anagrafici, di residenza e di composizione familiare. Fondamentalmente, possono procedere con la richiesta tutti i cittadini residenti in Italia che necessitano di accedere a prestazioni assistenziali, agevolazioni pubbliche o prestazioni sociali agevolate. L’ISEE, infatti, non è richiesto in modo obbligatorio: viene richiesto solo quando si desidera usufruire di un bonus, un contributo, uno sgravio fiscale o altri benefici da parte della pubblica amministrazione.
Restano invece esclusi dalla possibilità di presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), premessa alla determinazione dell’ISEE, i soggetti che:
- non risiedono in Italia, inclusi i cittadini stranieri che non possiedono un regolare permesso di soggiorno o non hanno fissato la propria residenza anagrafica sul territorio nazionale;
- non appartengono a un nucleo familiare ai sensi della definizione normativa (ad esempio persone sole senza dimora non registrate anagraficamente);
- non possono produrre la documentazione minima richiesta (come documenti di identità, codice fiscale proprio e dei componenti, certificazioni bancarie e patrimoniali);
- hanno dichiarazioni incomplete o mendaci che comportano l’invalidità della domanda stessa.
Un tema particolarmente delicato riguarda la posizione di stranieri: la richiesta è consentita solo in presenza di una residenza stabile e di documentazione valida che attesti la permanenza regolare, oltre che della composizione familiare. Anche per i nuclei misti, cioè con componenti di diversa nazionalità, è necessario che tutti risultino ufficialmente residenti in Italia, pena l’impossibilità di completare la pratica.
Requisiti anagrafici e familiari aggiornati
I criteri di determinazione del nucleo familiare sono stabiliti secondo regole piuttosto dettagliate. Possono presentare la DSU e quindi ottenere l’ISEE coloro che risultano essere parte di uno stesso stato di famiglia anagrafico, ovvero persone residenti nello stesso indirizzo e registrate come appartenenti a una familiare anagrafica unita. Tuttavia, esistono delle eccezioni e particolarità:
- Per i genitori non sposati o non conviventi, il genitore non convivente è incluso nel nucleo del minore solo se non ha altri figli con partner differenti o non è sposato con altra persona.
- Nel caso di studenti universitari che richiedono agevolazioni, va sempre considerato anche il genitore non convivente se ricorrono determinate condizioni specificate nei regolamenti universitari.
- I figli maggiorenni con residenza diversa restano a carico solo se “fiscalmente” a carico e non convivono con altri, non sono sposati ed è certificabile la dipendenza economica dal nucleo originario.
Chi non può dimostrare tramite certificazione anagrafica la propria inclusione nel nucleo familiare non potrà procedere alla richiesta della DSU. La situazione si complica anche per coloro che hanno rapporti di affidamento, separazione o divorzio: le relative sentenze e provvedimenti giudiziari devono necessariamente essere presentati per attestare la composizione e i rapporti economici.
Documentazione necessaria e principali novità 2025
Nessuna richiesta di ISEE è valida senza la presentazione di una vasta gamma di documenti che fotografano la situazione reddituale e patrimoniale aggiornata del nucleo familiare. È fondamentale che ogni documento abbia riferimento all’anno solare indicato dalla normativa – nel 2025 si fa riferimento ai dati reddituali e patrimoniali del 2023 –, e che tutto sia fornito in maniera completa e coerente. La documentazione standard richiesta è:
- Codici fiscali e documenti di identità validi di tutti i componenti, inclusi coniugi non residenti e figli a carico anche se non conviventi;
- Stato di famiglia aggiornato rilasciato dal Comune di residenza;
- Eventuali sentenze di separazione o altri provvedimenti sull’affidamento dei figli o sull’erogazione di assegni di mantenimento;
- Certificazioni di invalidità o handicap per componenti con disabilità;
- Modelli 730, Redditi, CU dell’anno fiscale 2024 relativi ai redditi 2023;
- Documentazione su redditi esenti da IRPEF, su prestazioni previdenziali, assegni sociali, rendite, indennità o sussidi ricevuti;
- Estratti conto bancari di ogni componente con evidenza di saldi e giacenze a dicembre 2023, oltre a titoli, azioni, fondi, polizze assicurative e possedimenti di criptovalute (quest’ultime rappresentano una novità fra gli obblighi dichiarativi dal 2025);
- Visure catastali, atti di proprietà o mutui relativi agli immobili posseduti al 31 dicembre 2023;
- In caso di locazione, copia del contratto di affitto registrato.
Una delle novità principali per il 2025 riguarda proprio l’obbligo di dichiarare il valore di mercato delle criptovalute detenute al 31 dicembre 2023, rendendo l’ISEE ancora più aderente alla situazione patrimoniale reale. I titolari di partita IVA dovranno inoltre produrre il patrimonio netto o il valore dei beni strumentali alla data di riferimento.
Validità, scadenza e casi particolari
I modelli ISEE rilasciati nel 2025 sono validi fino al 31 dicembre dello stesso anno, indipendentemente dalla data di rilascio. Questo comporta l’obbligo di rinnovo annuale, pena la decadenza automatica dell’attestazione con la conseguente perdita di benefici per cui l’ISEE rappresenta requisito fondamentale.
In casi di variazioni significative della condizione reddituale o patrimoniale (ad esempio perdita del lavoro, decesso di un componente, separazione legale sopravvenuta) si può richiedere in ogni momento l’ISEE corrente, cioè un’attestazione aggiornata che tiene conto della variazione improvvisa e permette di non perdere diritti o bonus in corso d’anno.
Alcuni profili soggetti a condizioni specifiche:
- I cittadini residenti in Trentino devono includere le indennità provinciali tra i redditi dichiarati;
- Coloro che si trovano in regime di separazione, divorzio o affidamento congiunto devono integare precise certificazioni o provvedimenti giudiziari;
- I nuclei con genitori non conviventi o non sposati devono dimostrare con la massima attenzione il legame di dipendenza economica dei figli minori per evitare esclusioni;
- I titolari di patrimoni all’estero sono tenuti a documentare i saldi bancari e ogni altro valore posseduto fuori dal territorio italiano al 31 dicembre dell’anno di riferimento.
Infine, occorre prestare attenzione a tempistiche e sospensioni temporanee che possono riguardare i canali di trasmissione delle pratiche: le chiusure estive dei CAF, ad esempio, comportano delle finestre in cui non è possibile inoltrare la DSU.
In sintesi, il diritto a fare l’ISEE 2025 non è universale ma dipende strettamente dal rispetto di precisi requisiti di residenza, familiare e documentale. Solo attenendosi accuratamente ai parametri sopra esposti sarà possibile accedere al calcolo dell’indicatore e a tutte le agevolazioni che da esso derivano, evitando esclusioni e invalidità della domanda.