Ti tartassano con telefonate moleste? Ecco il modo corretto per denunciarle subito e farle cessare

Le telefonate moleste, provenienti da call center o da operatori che promuovono servizi non richiesti, rappresentano una delle forme di intrusione più frustranti nella vita quotidiana di milioni di italiani. Oltre al fastidio, spesso queste chiamate mettono a rischio la propria privacy e il diritto a non essere disturbati. Tuttavia, esistono strumenti legali efficaci e procedure precise per denunciare questi episodi e ottenere una cessazione definitiva delle chiamate indesiderate.

Difendersi immediatamente: cosa fare al primo squillo

Quando si riceve una telefonata sospetta o manifestamente commerciale, la prima regola è mantenere la calma e non cedere allo sfinimento. Prima di interrompere la conversazione, è possibile mettere in atto alcune strategie che, spesso, bastano già a scoraggiare gli operatori più insistenti.

  • Chiedere informazioni obbligatorie: Si ha diritto di sapere il nome e cognome dell’operatore, nonché il nome della società per cui sta effettuando la chiamata. Questo mette subito il chiamante in una posizione meno aggressiva.
  • Verificare la fonte dei dati: Domandare se il proprio numero risulti iscritto al Registro Pubblico delle Opposizioni. Se lo è, la chiamata potrebbe essere già di per sé una violazione.
  • Comunicare la registrazione della chiamata: È perfettamente legale registrare la conversazione dopo averlo dichiarato all’interlocutore. Si tratta di una prova preziosa in sede di segnalazione e, nella maggioranza dei casi, induce il call center a terminare immediatamente la telefonata.

Al termine della chiamata, è importante annotare i dati più rilevanti: il numero chiamante (se visibile), la data e l’orario, il nome della società promotrice e una sintesi dell’offerta proposta. Queste informazioni saranno fondamentali nella successiva fase di denuncia.

Il Registro Pubblico delle Opposizioni: la prima barriera di tutela

Uno degli strumenti messi a disposizione dalla normativa italiana è il Registro Pubblico delle Opposizioni (Wikipedia), un servizio gratuito che permette ai cittadini di iscrivere i propri numeri di telefono (anche mobili) al fine di revocare ogni consenso a chiamate commerciali.

Dopo l’iscrizione, è consentito solo a soggetti con specifici rapporti contrattuali preesistenti di poter contattare il numero, rendendo illegali quasi tutte le chiamate di telemarketing da parte di nuovi operatori. Qualora le chiamate indesiderate continuassero nonostante l’iscrizione, la violazione è palese e può essere denunciata in maniera efficace.

Per iscriversi al registro, basta:

  • Compilare il modulo online presente sul sito ufficiale.
  • Specificare i numeri di telefono da tutelare.
  • Dare pochi dati identificativi richiesti dalla procedura.

L’efficacia è rilevante soprattutto dopo alcuni giorni, perché le società di telemarketing devono aggiornare almeno mensilmente i propri elenchi a partire dalle iscrizioni registrate.

Come sporgere denuncia al Garante della Privacy

Nonostante gli strumenti preventivi, molte persone continuano a ricevere telefonate moleste. In questi casi, è possibile agire attraverso la segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali, l’organismo pubblico incaricato di far rispettare le norme sulla privacy.

La procedura è completamente gratuita e si svolge online, tramite la compilazione di un modulo elettronico apposito. Il modulo richiede l’inserimento di dati precisi sulla chiamata indesiderata, tra cui:

  • Il numero che ha ricevuto la chiamata
  • Il numero del chiamante (se visibile)
  • Data e orario della telefonata
  • Nome della società promotrice
  • Breve descrizione o registrazione della conversazione

È possibile fare segnalazioni anche per le cosiddette telefonate “mute”, ovvero quei contatti in cui nessuno risponde ma si percepisce che la linea è aperta: tipico stratagemma dei call center per testare la raggiungibilità del numero senza fornire informazioni all’utente.

Un aspetto fondamentale è la precisione nella compilazione del modulo: i dati incompleti rendono più difficile l’attività di contrasto da parte dell’Autorità. Inoltre, le dichiarazioni mendaci nella segnalazione hanno conseguenze penali, quindi è fondamentale attenersi alla verità nel dettagliare i fatti.

Bloccare le chiamate e strumenti operativi aggiuntivi

Oltre alla denuncia formale, la legge offre rimedì tecnici e giuridici che ogni cittadino può mettere in campo:

  • Blocco selettivo delle chiamate: molti telefoni e smartphone consentono l’inserimento manuale dei numeri nella “lista nera”, impedendo future chiamate indesiderate dallo stesso recapito.
  • Segnalazione alle Autorità di settore: nei casi più gravi o ricorrenti, è lecito rivolgersi anche ad associazioni di consumatori attive nella tutela contro le telefonate moleste.
  • Cancellazione dei consensi pregressi: molte aziende offrono moduli per ritirare i consensi dati in passato all’utilizzo del proprio numero per fini commerciali; è opportuno esercitare questa facoltà laddove la provenienza delle chiamate sia nota.

Le nuove normative hanno inoltre imposto un prefisso telefonico riconoscibile per le chiamate commerciali, rendendo subito evidente la natura dell’appuntamento telefonico.

Per chi desiderasse approfondire i temi di normativa e privacy, la fonte primaria resta il Garante per la protezione dei dati personali, costantemente aggiornato sulle procedure e i diritti dei cittadini.

Consigli per una tutela efficace della privacy

Per ridurre alla radice il rischio di ricevere telefonate commerciali non desiderate, è consigliabile:

  • Iscrivere subito ogni recapito al Registro Pubblico delle Opposizioni appena se ne entra in possesso (incluse le nuove SIM).
  • Prestare particolare attenzione nell’accettare consensi commerciali durante la sottoscrizione di servizi online, contratti telefonici o promozioni in negozio.
  • Monitorare periodicamente la presenza di offerte sospette tramite sms, e-mail o social network, che potrebbero preludere a nuove forme di contatto molesto.

Nel caso di comportamenti aggressivi, tentativi di estorsione o offese tramite telefono, si consiglia invece di rivolgersi tempestivamente alle forze dell’ordine e, se necessario, richiedere il blocco giudiziario del chiamante per via formale.

Difendersi dalle telefonate moleste oggi è un diritto concretamente tutelabile, grazie agli strumenti digitali, alla normativa aggiornata e alla vigilanza attiva delle Istituzioni. Seguire ogni passo sopra descritto garantisce non solo la cessazione delle chiamate, ma contribuisce a rafforzare la tutela collettiva della privacy per tutta la cittadinanza.

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