Il costo al chilometro della nuova tangenziale varia in base al tratto specifico, alla classe del veicolo e alla società concessionaria che gestisce la tratta. Le informazioni più recenti riguardano le tangenziali della zona di Roma e Milano, con dati ufficiali pubblicati per l’anno 2025.
Tariffe ufficiali della Tangenziale Est di Roma
I pedaggi sulla Tangenziale Est di Roma possono essere calcolati secondo il percorso e la categoria del veicolo. Ad esempio, per un’autovettura di Classe A (quella più comune), il pedaggio tra le principali stazioni risulta il seguente:
Per calcolare il costo medio al chilometro su questi tratti, basta dividere il pedaggio per la lunghezza:
Questi valori sono riferiti agli autoveicoli di Classe A, cioè le normali automobili. Le tariffe aumentano per mezzi di categoria superiore come camion e autobus, arrivando anche oltre i € 0,21/km per i mezzi pesanti sui percorsi più lunghi dello stesso segmento.
I prezzi delle tangenziali nelle grandi città italiane
I dati raccolti per le grandi tangenziali di Milano sottolineano come si tratti di alcune delle strade più costose in Italia e, in certi casi, nel mondo. Le tangenziali interessate sono la A58, A51, A52 e la A36 Pedemontana Lombarda. Qui il costo medio riportato si aggira tipicamente tra i 2 e i 3 euro ogni 10 chilometri, equivalenti a € 0,20-0,30/km.
In media, se si considera il costo di € 2 ogni 10 km, si ottiene un prezzo di € 0,20/km. Questo valore può salire sulle tratte più nuove e tecnologicamente avanzate, soprattutto dove sono applicate tariffe per la sostenibilità ambientale o il sistema di pagamento “free flow” come per la Pedemontana Lombarda.
Esempio concreto:
Le differenze tra le diverse classi di veicolo e gestioni
I prezzi ufficiali al chilometro dipendono anche dalla classe di veicolo. Ogni società concessionaria adotta classi di pedaggio diversificate, generalmente suddivise in cinque categorie, che vanno dalle normali auto (Classe A) fino ai mezzi più pesanti (Classe 5). Il costo cresce in modo marcato man mano che aumenta la classe del veicolo.
Per una panoramica:
Le società concessionarie possono aggiornare i prezzi in base ai piani economico-finanziari revisionati con cadenza pluriennale. Nel 2025, ad esempio, il governo ha stabilito che solo le tratte gestite da Autostrade per l’Italia vedranno un aumento dell’1,8%, mentre le altre rimarranno invariate rispetto al 2024.
Contesto normativo, piani tariffari e tendenza dei prezzi
La determinazione delle tariffe autostradali in Italia dipende sia dai costi di gestione e manutenzione, sia dagli investimenti infrastrutturali previsti nei Piani economico-finanziari delle singole società concessionarie, sia dagli indirizzi del Ministero dei Trasporti. Nel 2025, il governo ha congelato i prezzi su molte tratte, limitando l’aumento al solo circuito Autostrade per l’Italia, mentre sulle altre tratte – comprese molte tangenziali – le tariffe restano identiche all’anno precedente.
Gli aumenti, dove previsti, sono generalmente contenuti, in linea con la richiesta di evitare nuovi aumenti di costo per i cittadini e per le imprese già gravate dall’aumento dei prezzi dei carburanti. Nei prossimi anni, tuttavia, si prevede un graduale riallineamento verso l’alto, in relazione agli investimenti sulla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale e alla rilevazione automatica dei transiti.
Alcuni fattori che influenzano il costo al chilometro
Risulta utile ricordare che la tangenziale, nel diritto italiano, è una strada a scorrimento veloce che circonda o attraversa le grandi aree urbane, permettendo di evitare l’attraversamento dei centri cittadini e diminuendo così il traffico urbano e il tempo di percorrenza.
Considerazioni per l’utente
Chi si trova a dover pianificare un viaggio lungo le principali tangenziali italiane – sia quelle di Roma che quelle della cintura milanese – dovrà considerare con attenzione il costo totale che, specie per chi deve percorrere spesso queste tratte (lavoratori pendolari, rappresentanti, trasportatori), può diventare una spesa significativa nel bilancio mensile o annuale.
Il costo al chilometro è quindi una variabile fondamentale: nei casi illustrati, mediamente tra € 0,10/km e € 0,30/km per le autovetture, con punte massime sulle tratte innovative e per i veicoli di categoria superiore. Questo esborso va poi sommato ai costi accessori di carburante e manutenzione, rendendo alcune tangenziali, soprattutto nell’area milanese, tra le più care in Europa.
Per ulteriori dettagli o per preventivare l’esatto importo del proprio viaggio, molti gestori mettono a disposizione dei servizi di calcolo automatico del pedaggio, aggiornati secondo il tariffario vigente: attraverso questi strumenti, è possibile selezionare stazione di ingresso, stazione di uscita e classe del veicolo per ottenere istantaneamente il costo che si andrà a sostenere.
Per una panoramica aggiornata dal punto di vista normativo ed economico, i dati sono stati comunicati anche dal Ministero dei Trasporti, che pubblica periodicamente aggiornamenti sui piani tariffari e le modifiche reddituali dei concessionari.
In conclusione, la percorrenza delle nuove tangenziali italiane può rappresentare una soluzione logistica rapida ma anche economicamente impegnativa, specie sulle tratte brevi frequentemente percorse: un elemento che richiede una valutazione approfondita sia da parte dei privati sia dei professionisti della mobilità.